Di cosa si occupa Composite Research?
“Si tratta di una realtà torinese – spiega il Project Manager – impegnata nella ricerca di applicazioni innovative di materiali compositi. CoRe è una PMI innovativa nata nel 2015 da due PhD dell’Università di Torino seguiti da Luigi Costa, ex Professore ordinario di chimica industriale. Insieme hanno realizzato un primo prodotto, il Patch MadFlex, che attualmente rappresenta il loro top di gamma.”
Quali caratteristiche ha?
“MadFlex è composto da fibra di carbonio, un pannello in foam e resina legante. Queste componenti conferiscono al materiale durevolezza e flessibilità, rendendolo altamente performante. In particolare, il Patch MadFlex si presenta come un cerotto che da una parte è flessibile e dall’altra inamovibile, resistente agli urti, a forti pressioni e persino antiproiettile.”
Quali sono le applicazioni del materiale?
“Le potenzialità sono virtualmente infinite – specifica Edoardo, “ma il primo campo di applicazione è stato quello delle tubature. Tre anni fa CoRe ha presentato un PoC – che poi ha vinto – a Italgas e oggi è il fornitore a livello nazionale per la riparazione di perdite di gas sia di Italgas sia di altri attori nel settore delle reti gas, iniziando ad operare anche all’estero. Il Patch Madfex, infatti, costituisce una soluzione più economica, semplice, efficace e duratura rispetto alle tecniche attualmente impiegate negli interventi di rattoppo dei condotti. Al momento abbiamo avviato anche un primo PoC per la riparazione delle perdite d’acqua in collaborazione con A2A, uno dei più grandi player europei della distribuzione idrica. Oltre alle tubature, MadFlex può essere impiegato nel settore della difesa per il rivestimento di mezzi blindati, nell’automotive, o ancora nei settori dell’aeronautica, dell’aerospazio e nel sanitario. Relativamente a quest’ultimo, insieme a Progetti Medical – azienda produttrice di defibrillatori del Canavese – Composite Research ha studiato un sistema di supporto che evita la frattura delle costole durante il massaggio cardiaco.”
Descrivici i punti di forza della start-up.
“Il team di CoRe si era già proposto a LIFTT tre anni fa. Allora non avevano ottenuto il finanziamento, ma ci avevano presentato un piano economico e finanziario che sono riusciti a rispettare e sono tornati da noi già in positivo, e questo è molto significativo. Inoltre, la squadra è costituita da ragazzi giovani che, pur non avendo esperienza come imprenditori, si sono dimostrati fin da subito aperti al confronto e ricettivi ai consigli da parte di imprenditori più esperti. Riguardo i loro prodotti, MadFlex – che dispone di una certificazione di 60 anni di durata – ha dimostrato la sua efficacia e funzionalità su un mercato caratterizzato da un need molto forte e che si presenta, quindi, come molto ricettivo e con una capacità di spesa importante. Un ulteriore punto a favore è che, proprio per la molteplicità dei campi di applicazione del materiale, CoRe è riuscita a ottenere diversi brevetti. Considerati tutti questi elementi, e che l’azienda era già stata analizzata, LIFTT non aveva nessun motivo per non credere nell’investimento.”
Come si configura il team?
“Ad oggi la società ha un team di 9 dipendenti, tra i quali figurano i due co-founder Eugenio Fossat – CEO – e Nicola Giulietti – C.T.O. L’ingresso in LIFTT aveva l’obiettivo di creare nuove posizioni lavorative e aumentare la capacità dell’azienda, sulla base di un piano di assunzioni che prevede di arrivare ad avere dalle 15 alle 20 persone a budget.”
Le caratteristiche del round cui ha preso parte LIFTT?
“Il 30 maggio si è chiuso un round da 1 milione di euro interamente coperto da LIFTT. Nella Cap Table sono presenti soci riconducibili a fasi precedenti: Cesare Mangone, Presidente della Progetti Medical S.r.l., Luigi Costa, ex professore di chimica industriale e materiali polimerici dell’Università di Torino, e Alberto Emprin, General Partner della 3LB Seed Capital.”
I prossimi step?
“Adesso tutta l’attenzione è volta al piano di sviluppo e alla realizzazione del progetto industriale. Oltre alla costruzione di uno stabilimento a Moncalieri, CoRe prenderà in gestione il laboratorio di ricerca della Sigit S.p.A., azienda produttrice di componenti automobilistici ed elettrodomestici che li aveva incubati. Le altre azioni sono volte all’espansione della rete commerciale in Italia e all’estero nella prospettiva di ottenere la quotazione in borsa.”