Le perdite nelle reti di distribuzione di gas e acqua costituiscono un problema significativo a livello mondiale che comporta impatti economici, ambientali e di sicurezza. A livello globale, si stima che milioni di chilometri di tubazioni per gas e acqua siano caratterizzati dall’invecchiamento delle infrastrutture.
Analizzando i dati di Italgas, principale distributore italiano, si stima che, nel settore del gas, su una rete di oltre 265.000 km, si verifichino perdite ad una media di circa una ogni 2 km, causando ingenti sprechi e aumentando il rischio di incidenti – anche gravi fino a comprendere esplosioni – richiedendo interventi rapidi e soluzioni di riparazione sostenibili.
Per quel che riguarda le perdite d’acqua, le stime indicano come oltre il 40% dell’acqua distribuita venga persa a causa di tubazioni scarsamente manotenute. Questo problema è ancora più evidente nei comuni del centro e sud Italia, dove le perdite possono superare il 50%.
Lo stato delle infrastrutture rappresenta una sfida particolarmente critica per la gestione di queste reti a fronte di una domanda in continua crescita. Il mercato globale delle riparazioni delle tubazioni di gas e acqua è infatti in forte espansione per l’aumentata necessità di mantenere e modernizzare infrastrutture vecchie e vulnerabili. Nel caso delle tubazioni idriche, il mercato globale delle riparazioni ha raggiunto un valore di circa 72 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che raggiungerà 121 miliardi di dollari entro il 2032, con una crescita media annua (CAGR) del 6%.
Le perdite nelle tubazioni di gas rappresentano un’ulteriore sfida globale, con un mercato in crescita a causa della crescente domanda di gas naturale e delle reti di distribuzione che spesso richiedono tecnologie avanzate per ridurre i tempi di riparazione e migliorare la sicurezza. Il mercato globale delle perdite di gas ha un valore totale stimato (TAM) di 20,48 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che raggiungerà i 27,90 miliardi di dollari entro il 2030.
E’ questo il quadro di riferimento in cui opera Composite Research Srl (CoRe), una PMI innovativa italiana con sede a Torino, specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti avanzati basati su materiali compositi. Il materiale composito, ha per sua natura, infinite applicazioni: si pensi ad esempio al legno, che è un materiale composito naturale. Una constatazione che ha portato alla nascita, nel 2015, dell’azienda con l’obiettivo di rivoluzionare diversi settori industriali grazie alle soluzioni tecnologiche proprietarie che sfruttano materiali compositi leggeri, resistenti e personalizzabili per specifiche applicazioni. La mission è quella di integrare sostenibilità e innovazione, migliorando l’efficienza dei processi produttivi con un impatto ambientale ridotto. Il modello di business prevede consulenza ingegneristica, ricerca sui materiali, prototipazione e produzione con un focus su settori industriali ad alta tecnologia.
Il potenziale di espansione di CoRe è significativo: forte di una partnership con il gruppo Italgas, l’azienda prevede di espandere il business al mercato europeo (e successivamente statunitense), estendendo l’applicazione delle sue tecnologie anche a nuovi ambiti, come l’idrogeno, l’acqua potabile, e settori ad alta tecnologia come quello aerospaziale e automobilistico.
Nell’ambito delle riparazioni delle reti gas danneggiate, e in particolare nel mercato della riparazione delle tubazioni di gas a bassa e media pressione, la tecnologia Madflex® si pone come una soluzione rapida ed economica in grado di ridurre i tempi di intervento fino a soli dieci minuti e permettendo di effettuare la riparazione senza interruzioni del servizio.
CoRe detiene un portafoglio brevetti internazionali che protegge le sue innovazioni nei materiali compositi. La tecnologia Madflex® è brevettata in Italia, Europa e negli Stati Uniti, e l’azienda possiede ulteriore proprietà intellettuale per altre applicazioni basate sui materiali compositi. L’azienda adotta una strategia di sviluppo ibrida basata su “technology push” e “market pull”, ovvero combina l’innovazione tecnologica con le esigenze di mercato, spesso collaborando direttamente con i clienti per sviluppare soluzioni su misura per i loro problemi specifici.
Il principale prodotto sviluppato da CoRe è il Patch Madflex®, una soluzione innovativa per la riparazione di tubazioni di gas metano: la tecnologia si basa su un pannello composito di tipo sandwich con caratteristiche flessionali asimmetriche. Da un lato, il pannello si comporta come un materiale rigido e resistente (“MADly strong”), mentre dall’altro può essere facilmente arrotolato e piegato (“super FLEX”). Queste caratteristiche conferiscono al prodotto una versatilità unica, consentendo di affrontare le sfide legate alle perdite nelle tubazioni in modo rapido ed efficiente.
Il Patch Madflex® ha già trovato un’importante applicazione commerciale con Italgas, il principale distributore di gas in Italia, che ha sottoscritto un contratto commerciale per l’acquisto di migliaia di kit per la riparazione delle reti di distribuzione del gas. Questa partnership strategica non solo conferma la validità tecnologica del prodotto ma garantisce anche entrate stabili per CoRe nel prossimo futuro.
Inoltre, CoRe sta sviluppando una serie di altre applicazioni basate sui materiali compositi. Questi includono il Patch Madflex® Hydro, pensato per la riparazione di perdite nelle reti idriche, e materiali avanzati come Relight, che potrebbe sostituire materiali più tradizionali come fibra di vetro e carbonio in settori quali automotive e sport.
CoRe ha anche adottato una strategia di internalizzazione della produzione, con l’obiettivo di ridurre i costi legati all’esternalizzazione di alcune fasi produttive. Grazie al recente aumento di capitale e una fonte di finanziamento non diluitiva, la società ha l’obiettivo di internalizzare le operazioni di taglio e confezionamento dei suoi prodotti, migliorando in tal modo anche i margini di profitto (oltre ad assicurarsi maggiore controllo sulla conformità di prodotto).
Nel corso del primo trimestre del 2024, CoRe ha lanciato un round di finanziamento con l’obiettivo di raccogliere un milione di euro. Questo capitale avrà lo scopo, oltre ad espandere le operazioni con respiro internazionale, di rafforzare il team di vendita e sviluppare ulteriormente la proprietà intellettuale attraverso nuovi brevetti e innovazioni.
L’operazione è stata sostenuta da LIFTT, che ha monitorato da vicino l’evoluzione della società negli ultimi anni prima di decidere di investirci direttamente e che vede nella validità tecnologica dei suoi prodotti e nella base di clienti che si sta configurando i primi segni di una crescita preannunciata. L’investimento in Composite Research Srl (CoRe) rappresenta una significativa opportunità nel settore delle tecnologie basate su materiali compositi, che stanno guadagnando terreno in molteplici ambiti industriali.
Le prospettive di exit includono l’acquisizione da parte di aziende operanti nei settori dei materiali chimici e compositi, particolarmente orientati negli ultimi anni alla creazione di una pipeline di prodotti sempre più diversificata o nei settori della distribuzione e manutenzione energetica. Un’altra possibilità è rappresentata dall’interesse di fondi di private equity attratti dal potenziale di espansione commerciale.