Negli ultimi due decenni, il traffico marittimo è notevolmente aumentato, rendendo necessarie regole ambientali più rigide per prevenire l’inquinamento delle acque causato da sversamenti accidentali di petrolio e sostanze chimiche. Grazie a normative internazionali e avanzamenti tecnologici, gli sversamenti di idrocarburi sono diminuiti del 90% a livello globale e nel Mediterraneo. Grazie a un insieme di regolamentazioni internazionali implementate dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) e all’introduzione di nuove tecnologie, si è riusciti a diminuire l’impatto umano sui mari. Gli sforzi compiuti negli ultimi anni per ridurre gli sversamenti di idrocarburi sono stati significativi e hanno portato benefici all’ambiente, ma devono continuare e coinvolgere tutte le forme di trasporto marittimo, inclusi quelli da diporto, oltre a quelli commerciali.
Prevenzione e soluzioni agli sversamenti di idrocarburi
Per prevenire e risolvere il problema degli sversamenti in mare, sono state sviluppate varie soluzioni. Tra le principali misure preventive c’è l’introduzione dell’obbligo del doppio scafo per le navi che trasportano prodotti petroliferi. Questo sistema, regolamentato dalla Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento da navi (MARPOL) adottata dall’IMO nel 1992, prevede che le navi abbiano due strati completi di superficie stagna per evitare perdite in caso di danni allo scafo esterno.
Nonostante l’efficacia del doppio scafo, altre tecniche come le panne assorbenti monouso e gli skimmer presentano limitazioni. Le panne assorbenti, sebbene utili, sono monouso e non sempre efficienti. Gli skimmer, invece, tendono ad assorbire più acqua che olio e richiedono tempi di recupero più lunghi, oltre a essere costosi da gestire e mantenere.
L’uso di disperdenti chimici e detersivi, sebbene vietato o limitato in molti Paesi, viene talvolta impiegato per sciogliere gli idrocarburi. Tuttavia, questi metodi non permettono di recuperare le sostanze petrolifere e possono ulteriormente contaminare l’ambiente acquatico.
Soluzioni innovative nella gestione degli sversamenti
Recenti sviluppi tecnologici e una maggiore consapevolezza ambientale hanno portato a sistemi di prevenzione e recupero più efficaci. La PMI innovativa T1 Solutions ha sviluppato le spugne riutilizzabili FoamFlex, capaci di assorbire oli fino a 200 volte senza rilasciare sostanze nocive. Sono disponibili due tipi di kit: uno per il personale portuale, composto da 10 spugne e uno strumento per la strizzatura, e uno per diportisti, composto da tre spugne, per prevenire sversamenti durante la manutenzione o il rifornimento delle imbarcazioni.
Progetto “Q8 Sailing for Change”
In occasione del suo 40° anniversario, Q8 ha lanciato il progetto “Q8 Sailing for Change” in collaborazione con LifeGate, che prevede una campagna informativa e la distribuzione dei kit di T1 Solutions in 40 porti italiani entro il 2025, nonché di 1.000 kit per diportisti che saranno consegnati nel corso di Barcolana 2024, agli armatori delle imbarcazioni iscritte alla regata che ne faranno richiesta. Questo progetto mira a promuovere la sicurezza marittima e la protezione ambientale, contribuendo alla salvaguardia dell’ecosistema marino.